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Proteggersi

                                                                  Abbronzare o non abbronzarsi?

   Abbronzare SI, ma prottetti ! ma perché ?  cos’é l’abbronzatura ? perché fa dei danni ? come fare ?

beach-volley Paestum

      Il sole aiuta la buona salute, guarisce malattie (heliotherapia) e fa l’abbronzzatura. Oggi in Occidente, rende piu bello ma questo colore bronzo è una DIFESA naturale del’organismo, dai  raggi nocivi per gli umani e dall’eccesso di esposizione.

I raggi solari penetrano in profondità nel derma, allora  il corpo fabbrica la melanina. Sono pigmenti neri o bruni, che vengono elaborati da particolari cellule melanofori o melanociti. La pelle si colora e si ispessisce  per proteggere gli strati inferiori.

Dunque questa difesa ha i suoi limiti ; quando la pelle esposta al sole senza protezione AROSSISCE i vasi sanguigni si dilatano nell’ epidermide: l’allarme è visibile. Superati questi limiti , il sole provoca bruciature, eritemi e più tardi tumori della pelle, il melanoma che può essere mortale !

Copia di brulure +melan.

Gli occhi fragilizzati dalla sovraesposizione possono essere vittima di infiammazione acuta che colpisce sia la congiuntiva sia la cornea, con sintomi quali lacrimazione, dolore, gonfiore alle palpebre, sensazione di sabbia negli occhi, vista annebbiata o ridotta. E’ consigliabile recarsi dall’oculista che formularà l’esatta diagnosi e prescriverà la terapia idonea.  

             

L’importante  è  CONOSCERSI.

Valutare la propria pelle, chiamata fototipo  (vedi l’immagine sotto) per conoscere le tue capacità di reazione al sole,  la tua tolleranza.

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 Come calcolare il tempo di eritema personale:
Ad esempio, se  la tua pelle è del fototipo 2, pero’ senza problemi particolari e non assumi farmaci, il primo giorno  potrai rimanere al sole senza protezione entro il tempo che la pelle arrossisce, più o meno 10 minuti. Dopo, devi prottegerti. Se hai qualche dubbio, informati in farmacia (per la pillola, caso particolare).

Prima di scegliere la crema secondo i fattori di protezione, è giusto capire l’attacco dei raggi solari su di noi.

                                                                    PERICOLOSO, IL SOLE ?  MA PERCHE ?

La luce del sole consiste di uno spettro di raggi di diversa lunghezza d’onda e noi ne vediamo solo una parte, la “luce visibile”.  Oltre quella, sono i raggi ultravioletti UV (A e B) invisibili a occhio e con lunghezza d’onda breve : hanno la capacità di penetrare attraverso  lo strato corneo, epidermide e derma. Li, interagiscono con le cellule cutanee, generando radicali liberi (molecole di ossigeno) altamente reattivi, dunque causando complicazioni all’interno di questi tessuti.

spetro luce+raggi copia 2

Più precisamente: – Gli UVB attaccano gli strati superficiali della pelle, stimolano le cellule a produrre uno strato epidermico più spesso, sono responsabile delle scottature, della fotocarcinogenesi, anche dei danni diretti al DNA (mutazioni genetiche).

Invece, gli UVB forniscono alla pelle l’energia necessaria per produrre la geniale vitamina D.  In realtà é un ormone, ha la proprietà di controllare l’assorbimento del calcio nell’intestino, di fissarsi nelle ossa per evitare il rachitismo; certe forme di depressione si riducono notevolmente in presenza di un aumento del tasso di vitamina D. Supportate da statistiche internazionali, le ricerche dimostrano anche che un buon tasso  di vitamina D riduce la comparsa di molti tumori  e aiuta la loro guarigione. Qualche minuto di esposizione nelle belle giornate di sole è sufficiente per produrre questo ormone dalle proprietà diverse e gratuito. Chic!

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– Gli UVA presenti anche nei giorni con cielo coperto e nuvoloso, sono i responsabili della pigmentazione immediata (abbronzatura) ma contribuiscono anche a causare l’invecchiamento cutaneo prematuro, rughe, macchie e danni  alla retina degli occhi; entrando in profondità nella pelle, toccano anche il nostro DNA.

– Gli UVC vengono bloccati dall’atmosfera terrestre e perciò non raggiungono la pelle.

Secondo il luogo e l’orario, i raggi del Sole e la riverberazione sono diverse, vedi:

Copia di raggi segondo il posto

SCEGLIERE  le PROTEZIONI

 

 

     Indicato sul tubetto, SPF significa “Sun Protection Factor” = Fattore di Protezione Solare (livello); le creme sono graduate  da 6 a 50+ (norme europee).

Ad esempio, se la tua pelle è del fototipo 2, utilizzando correttamente (2gr per cm2 di pelle) una crema solare con fattore 30 (SPF30) potrà allungare il tuo tempo di eritema personale (+/- 10mn) ad 10 x 30 = 300 minuti ( 5 x 60) = 5 ore. I bambini, le pelli con dei problemi, le persone che assumono farmaci, necessitano la protezione massimale 50 o 50+

     COME FILTRA LA CREMA  ?

I ricercatori realizzano delle creme con ingredienti di origine naturale o chimiche. L’ossido di zinco e il diossido di titanio sono filtri minerali non micronizzati che creano sull’epidermide una barriera fisica riflettendo la luce. Gli ingredienti vegetali la rendono facile da spalmare e permettono all’organismo di non riscaldarsi.

Alcune ditte sono attente a non introdurre Benzophenone-3, Parabeni, Propilene glicol (solventi petrochimici),  Acrilati e Carbomer, nanoparticelle : sostanze industriale poco care ma  nocive per l’organismo.

La sigla ICEA garantisce degli ingredienti naturali.

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Considera che se fai il bagno dovrai rifare un’applicazione di crema e che la pelle bagnata, rammollita, lascia penetrare più facilmente i raggi UV in profondità.

                                                                                                        OCCHIO !

Gli occhiali da Sole, come le creme, vanno scelti con cura; devono respettare le norme di qualità.                                                                   Se l’estetica è un piacere  la protezione è la priorità, prima anche del prezzo.

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Le lenti polarizzate sono adatte a chiunque non soffra di particolari difetti visivi. Riducono notevolmente o eliminano l’energia luminosa riflessa, responsabile del fastidioso riverbero. La percezione dei contrasti è migliorata , la visione risulta nitida anche in lontananza, i colori risultano più naturali e saturi, la vista subisce un minore affaticamento.

Non sei stanco a leggere, allora guarda  cosa succede con la luce che arriva sulla Terra: prima si muove in tutte le direzioni dello spazio tridimensionale ; appena incontra una superficie riflettente ad esempio l’acqua, la sabbia o la neve, l’erba, l’asfalto, subisce un processo detto di “polarizzazione”,  ossia comincia a muoversi in verticale e in orizzontale.
La luce verticale porta all’occhio umano un insieme di informazioni utili, consentendo la visione dei colori e la percezione dei contrasti.  Al contrario, la luce orizzontale, che si definisce luce polarizzata, perché ordinata in piani paralleli, crea semplicemente una sorta di fastidio, il cosiddetto riflesso.

Le lenti colorate mettono davvero di buon umore !

ALTRI TIPI DI FILTRI SOLARI

– semplice, una protezione fisica tipo T-shirt.
La fibra di bambù ha la proprietà di filtrare i raggi UV , é benvenuta sulle spiagge in particolare per proteggere i bambini

Il colore nero dei tessuti filtra bene i raggi UVB che bruciano, ma filtra mal gli UVA che conducono il caldo.

Invece, il colore bianco filtra bene gli UVA ma meno bene gli UVB (grrrr !)
Attenzione , ancora: la T-shirt bagnata non protegge più perché lascia penetrare i raggi UVB e UVA.

Evviva I cappellini di tutti colori e tutti tipi, tanto diverse sono le nostre teste.